Il territorio delle zone del pollino hanno vissuto durante il corso della storia diverse culture provenienti da svariati luoghi, che gli ha consentito di avere una stratificazione sia storica che culturale.
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Nell’arco del tempo ha visto la presenza fin dal paleolitico di popolazioni come quella greca, quella romana, e successivamente quella dei longobardi, dei saraceni, dei bizantini, dei normandi, degli spagnoli, fino all’unità d’Italia ed oltre.
Pensate che il parco contiene uno dei siti preistorici più antichi e più importanti d’Europa, quale la Grotta-Riparo del Romito, cui sono stati rinvenuti reperti risalenti al Paleolitico Superiore, oppure di notevole importanza è un sito archeologico dove è stato individuato un abitato indigeno risalente a circa il 720 a.C.
Ma non solo, i territori del pollino hanno tantissima storia da raccontare, che include le costruzione architettoniche medievale e rinascimentali visitabili nei vari paesi in cui comprende il parco.
Comprese le comunità arbereshe che stanziatosi tra il 1470 e il 1540 sono riusciti a diffondere e tramandare le loro tradizioni, influenzando tutto il territorio circostante.
Insomma, il parco del pollino non finisce mai di sorprenderci e rivelarci sempre nuove informazioni che riguardano il passato dell’uomo.
Fonte foto:www.famedisud.it